“Il Polo culturale sarà il pilastro di un progetto più ampio di rivitalizzazione della vita culturale cittadina: diventerà la cabina di regia delle iniziative artistiche, teatrali, musicali e di ogni tipologia di attività che possa arricchire il mondo della cultura piombinese. Uno spazio condiviso, aperto a tutte le realtà del territorio. Stiamo rivedendo il progetto, adattandolo ad una visione contemporanea della cultura, capace di catalizzare forze creative ed incubare nuovi linguaggi. Un passaggio, questo, di un progetto più ampio che ci permetterà di ripensare gli spazi urbani e le loro funzioni, ottimizzandoli in coerenza con il tessuto cittadino”.

Con queste parole il sindaco Francesco Ferrari annuncia la visione del Comune per il futuro del Polo culturale.

“Abbiamo studiato il progetto e effettuato dei sopralluoghi per conoscere nel dettaglio lo stato dell’arte del cantiere – spiega Marco Vita, assessore ai Lavori pubblici –: innanzitutto, dopo dieci anni dall’inizio dei lavori, la struttura ha già bisogno di interventi di manutenzione straordinaria nonostante ancora non sia stata inaugurata, poi, osservando la cronologia dei lavori eseguiti, appare chiaro quanto quei locali non avessero una destinazione precisa. Basti pensare all’impossibilità di contenere tutti i volumi della Biblioteca, ad esempio, viste le modifiche architettoniche e strutturali già apportate. L’edificio, al momento, è un contenitore vuoto per il quale le precedenti amministrazioni non sono state capaci di elaborare un progetto preciso e, di conseguenza, la destinazione dei vari locali. Un progetto faraonico in termini di costruzione e di costi che ha schiacciato la vocazione culturale dell’opera che, quindi, è rimasta incompiuta nonostante ci fossero ancora risorse già stanziate. Abbiamo già iniziato a modificare i progetti per renderli funzionali e coerenti con la nostra visione”.

“Abbiamo deciso di lasciare la Biblioteca Civica Falesiana nei locali che occupa attualmente – continua il vicesindaco Giuliano Parodi, assessore alla Cultura – grazie a un accordo con l’Asl, proprietaria dell’immobile di largo Appiani, a cui stiamo lavorando e che riguarderà l’intero edificio, non solo i locali al pian terreno attualmente occupati. Siamo convinti che sia il luogo più adatto a ospitarla: la stessa presenza della Biblioteca rivitalizza un’area della città. Peraltro, occupando l’intero stabile, la futura biblioteca sarà in grado di contenere l’intero patrimonio librario, cosa che non sarebbe stata possibile nei locali di piazza Manzoni. Inoltre, in questo modo diamo la possibilità al Polo culturale di aggiungere qualcosa all’offerta della città: diventerà uno spazio espositivo dedicato all’arte, in particolare quella contemporanea, ci saranno spazi polifunzionali dove sarà possibile tenere laboratori artistici, teatrali e musicali. Sarà davvero un polo con spazi versatili capaci di accogliere ogni forma d’arte. Inoltre, abbiamo intenzione di trasferirci anche il Centro giovani: è un modo per creare un legame fisico tra i ragazzi e la cultura e dotare quella realtà di spazi nuovi e funzionali. Nell’attuale sede di viale della Resistenza, invece, creeremo la Cittadella delle associazioni: uno spazio dove le tantissime realtà associazionistiche di Piombino, un mondo vasto e virtuoso, avranno l’opportunità di sviluppare la propria attività e lavorare insieme”.


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